Diversi termini vengono utilizzati dai direttori delle pompe funebri per descrivere la Tanatoprassi, come conservazione sanitaria, trattamento igienico e preparazione del cadavere. Per promuovere efficacemente la Tanatoprassi, è fondamentale che il direttore delle pompe funebri sia convinto della sua efficacia e consideri il trattamento come parte di un moderno procedimento funerario.

Legalmente, è necessario ottenere un permesso prima di procedere al trattamento, giustificando l’uso della Tanatoprassi con i seguenti motivi:

1. Prevenzione delle infezioni: Garantisce che non ci siano rischi di infezione nel contatto con il cadavere.
2. Aspetto naturale: Senza causare mutilazioni, conferisce al corpo un aspetto e un colore che ricordano quelli di un essere vivente.
3. Arresto della decomposizione: Blocca i cambiamenti causati dalla putrefazione, evitando emissioni e scoli dai orifizi corporei.

La Tanatoprassi diventerà una pratica comune in una comunità se il responsabile la gestisce con attenzione e competenza, seguendo tutte le norme igieniche per il trasporto e la cura del cadavere. È cruciale ottenere il sostegno della classe medica, organizzando incontri con medici e ufficiali sanitari locali per promuovere il trattamento.

La Tanatoprassi, un metodo di conservazione temporanea e presentazione del defunto, richiede solide conoscenze teoriche e pratiche, oltre a qualità morali indispensabili. Il trattamento consiste nell’iniezione intra-arteriosa di un liquido antisettico che disinfetta e conserva il corpo, miscelandosi con il sangue e prevenendo la decomposizione. Include anche il drenaggio venoso, delle cavità addominali e toraciche, specialmente in caso di malattie specifiche.

Il processo viene completato con una pulizia e sistemazione accurata del cadavere e cure al viso, restituendo alla famiglia un defunto con un aspetto “tranquillo e tranquillizzante”. Questo contrasto con le orribili smorfie della morte e la putrefazione dimostra l’importanza della Tanatoprassi nel garantire una presentazione serena e rispettosa del defunto.